Con Tecarterapia si intende un trasferimento energetico capacitivo resistivo: si tratta di un trattamento elettromedicale che avviene tramite un massaggio nella zona da trattare. Il meccanismo stimola il movimento alternato delle cariche elettriche naturali, presenti nel corpo umano, producedo un trasferimento di energia ai tessuti, senza somministrazione di energia radiante dall’esterno. Per questo motivo, possiamo definirla “termoterapia endogena”, ovvero terapia basata sul calore prodotto dall’interno del corpo.

Lavora in due modalità: la modalità capacitiva (che utilizza un manipolo rivestito di un materiale isolante), utilizzata per problemi a livello dei tessuti molli; la modalità resistiva, indicata per i trattamenti a livello dei tessuti con alta resistenza (ossa, articolazioni).

A seconda dell’obiettivo terapeutico è possibile impostare la termoterapia su tre diversi livelli energetici: basso, intermedio, alto.

Efficacia della tecarterapia

Le sedute di tecarterapia possono essere utili per diverse problematiche e in situazioni diverse, come: il recupero da infortuni, in presenza di patologie muscolari, nei casi di riabilitazione post operatoria , per le tendiniti e tendinosi, dolori cervicali e lombari, artrosi e artrite, ma anche distorsioni, fascite plantare, tallonite.

Controindicazioni

Questo tipo di trattamento non presenta controindicazioni. Tuttavia, i medici raccomandano il consulto di uno specialista nei casi di soggetti con pacemaker e le donne in gravidanza.

Effetti biologici della Tecar

Tra gli effetti biologici della Tecar si segnalano: incremento della temperatura, microcircolo e vasodilatazione. Viene sottoposta solitamente agli sportivi, che necessitano di una guarigione rapida; tuttavia, ne usufruiscono in gran numero anche individui affetti dalle patologie appena viste.

L’utilizzo del calore a fini terapeutici fornisce sollievo nelle condizioni infiammatorie, incrementa il flusso sanguigno, riduce la rigidità articolare, il dolore e lo spasmo muscolare, facilita il riassorbimento di ematomi.

La TECAR per i problemi alle ginocchia

Il ginocchio è l’articolazione più complessa del nostro corpo. È costituito da tre componenti ossee: il femore, la rotula e la tibia. Questi tre elementi si rapportano tra loro formando due articolazioni: l’articolazione femoro-rotulea e quella femoro-tibiale. Infine, è stabilizzato da una serie di legamenti: legamenti collaterali, legamenti crociati, legamento rotuleo e legamenti alari.

La Tecarterapia può essere utilizzata per patologie e lesioni del ginocchio?

Sì, essa permette di trattare diverse problematiche, come le lesioni, la tendinite rotulea e l’artrosi (gonartrosi).

Tuttavia, nel caso di artrosi o lesioni ai legamenti, le applicazioni di tecarterapia non possono risolvere il problema. Nei casi di lesioni ai legamenti, di ridurre gli ematomi, favorire la cicatrizzazione e ridurre l’infiammazione; nei casi di artrosi, permettono di ridurre il dolore e l’infiammazione.

Nei casi di artrosi, tra l’altro, per una maggiore efficacia della terapia, sarebbe opportuno accostare la stessa ad altri accorgimenti: perdita di peso, attività sportive come il nuoto e diminuzione di quelle attività che sforzano il ginocchio, come la corsa.

Nel caso di lesioni meniscali, quando la lesione è localizzata in una zona vascolarizzata, l’effetto della tecarterapia può favorire la riparazione della stessa.

In conclusione, il trattamento di tecarterapia alle ginocchia permette di ottenere grandi risultati, agendo in maniera terapeutica e specifica su tendini e legamenti: stimolando il tessuto grazie ad un afflusso supplementare di sangue, si favorisce una naturale guarigione con maggiore velocità.

La seduta di Tecarterapia

Un ciclo completo di terapia richiede 5-10 sedute di 30 minuti circa. La durata di ogni seduta varia dalla problematica del paziente e l’obiettivo della terapia (antinfiammatorio, curativo o di mantenimento); comunque parte da un minimo di 10 minuti fino ad un massimo di 60.